Il termine “acquerello” compare nel
Settecento, ma fin dall’antichità, nei papiri per esempio, sono state
utilizzate tecniche basate sullo stesso principio. Nel Medioevo venivano
utilizzati pigmenti uniti a chiara d’uovo o gomma arabica soprattutto nelle miniature.
La carta ha svolto un ruolo importante
nello sviluppo dell’acquerello.
La Cina ha prodotto carta fin dai
tempi antichi. Gli arabi hanno appreso i loro segreti nel corso dell’ottavo
secolo. La carta è stata importata in Europa fino a quando non sono stati
istituiti i primi mulini di fabbricazione della carta in Italia nel 1276.
Dal momento che la carta era considerata
un bene di lusso, la tradizionale pittura ad acquerello occidentale è stata di
lenta evoluzione. La maggiore disponibilità di carta dal XIV secolo ha
consentito la possibilità del disegno come attività artistica. Così artisti
come Leonardo da Vinci e Michelangelo hanno cominciato a sviluppare disegni
come uno strumento di pratica e di registrazione delle informazioni.
Albrecht
Durer (tedesco, 1471-1528) è tradizionalmente considerato il primo maestro di
acquerello perché le sue opere sono state come studio preliminare per altre
opere. Nei secoli successivi molti artisti di come Peter Paul Rubens
(fiammingo, 1577-1640), Anthony van Dyck (fiammingo, 1599-1641) e Jean Honore
Fragonard (francese, 1732-1806) hanno continuato ad utilizzare acquerello come
mezzo di disegno e di sviluppo di composizioni. La prima scuola nazionale di
acquerellisti è sorta in Gran Bretagna. La tradizione è iniziata con disegni
topografici ad acquerello che proliferavano nel tardo Seicento e primo
Settecento. Questi rendering comprendevano l’identità visiva
dei porti di mare così come il paesaggio circostante.
Albret Durer
Nel 1768, la topografia
influente fondò la Royal Academy che ha incoraggiato gli acquarellisti a
sviluppare le applicazioni della tecnica. L'acquerellista di maggior talento di
questo periodo è stato Joseph MW Turner (inglese, 1775-1851). I suoi paesaggi
contemplativi hanno influenzato enormemente decine di artisti nei decenni
successivi.
Lo sviluppo della tecnica
dell’acquerello è andata di pari passo all'evoluzione ed al progresso della
scuola britannica degli acquerellisti. Nel 1780, una società britannica ha
iniziato la produzione di carta realizzata appositamente per acquarellisti
trattata con particolari tecniche per evitare, con i lavaggi, di sprofondare
nelle fibre della carta.
.
Nell’acquerello la pennellata
richiede una buona scioltezza della mano e deve essere determinata e precisa
poiché i colori si asciugano rapidamente e tendono a mescolarsi tra loro
creando effetti che, se non voluti, sono difficilmente correggibili. Non è
possibile infatti effettuare correzioni con sovrapposizione del colore come per
altre tecniche. Essa è una tecnica pittorica che prevede l’uso di pigmenti
finemente macinati e mescolati con legante, di solito la gomma arabica e poi
diluiti. Più acqua si usa più la carta influisce sui colori: il vermiglio, un
rosso caldo, si trasforma gradualmente in un rosa fresco quanto più è diluito
con acqua
Il
supporto più usato per questa tecnica è la carta di 300g. quella con un’alta
percentuale di cotone puro, oppure quella con gelatina naturale, in quanto
questo materiale non si deforma eccessivamente al contatto con l’acqua, ma si
può usare anche il cartone, la pergamena, la seta e addirittura il legno.
Normalmente
il foglio viene preparato con un leggero disegno a matita. In seguito possono
essere applicate tre tecniche fondamentali per eseguire un acquerello:
1. Velature
sovrapposte: macchie di colore vengono via via sovrapposte le
une alle altre in modo da ottenere profondità pittorica e per poter
rappresentare la luce e le ombre.
2. Bagnato su bagnato: il colore viene steso sul foglio di carta bagnato in precedenza in modo che i colori si diffondano nel supporto.
3. Bagnato su asciutto: il colore viene steso sul foglio asciutto dopo essere stato disciolto nell’acqua.
Esistono
inoltre alcune varianti alle tre tecniche principali come il Dry
brush (pennello
secco), il Lifting off (cancellatura) o il Dropping
in color (sgocciolamento).
Panetti e tubetti di colori per acquerello
I particolari in bianco di
un acquerello si possono ottenere adoperando il medium per mascheratura
permanente, una cera liquida non asportabile, idrorepellente, studiata per
mascherare aree specifiche del foglio, rendendole resistenti a l’acqua. Una
volta asciutta, respinge i colori passati sulla zona trattata. Ottimo per
lavori di dettaglio. Si applica il medium direttamente sulla carta e si lascia
asciugare completamente prima di applicare mani successive.
Caterina Guttuso
Questo articolo è fresco come un acquerello. Chiarissimo fu!
RispondiEliminaGrazie ! Ho cercato di sintetizzare dando notizie utili.
RispondiEliminaAi bambini piccoli spesso fanno usare gli acquerelli. Probabilmente perché rispetto ad altri colori questi sono quasi innocui e smacchiabili. In realtà credo che sia una delle tecniche più difficili se si vogliono ottenere buoni risultati. La carta è poi elemento prezioso e fondamentale. Sapere che Leonardo utilizzava questa tecnica su un taccuino d'appunti è una chicca che non conoscevo. Grazie Caterina!
RispondiEliminaGrazie a te per il commento! Tutti i grandi artisti del passato hanno utilizzato gli acquerelli nel realizzare i bozzetti per le loro opere, ancora oggi se ne fa uso.
EliminaBrava Caterina, preciso, molto ricco di informazioni per conoscere la storia, oltre che la tecnica di questa pittura affascinante. basta pensare alle bellissime potenzialità se ben usati... Clotilde. Non riesco a commentare se non come Apertura a Strappo...Comunque Clotilde
RispondiEliminaNon preoccuparti basta che firmi vedo che sei tu, poi da dove commenti non importa. Ho cercato di mettere informazioni storiche e tecniche non molto conosciute, almeno per non gli addetti ai lavori! Contenta che ti sia piaciuto e grazie per il commento.
RispondiEliminaUna tecnica efficacissima a rendere le sfumature e il pensiero sospeso, quello che ancora non trova posto e vaga qua e là...così vedo gli acquerelli.
RispondiEliminaAnch'io davo in mano i pennelli,l'acqua e le terre colorate ai miei figli piccoli per farli dipingere, l'effetto era disastroso, ma loro si divertivano molto.
Grazie, Caterina, un bel lavoro.
Bella la tua definizione dell'acquerello, so a quali lavori ti riferisci, ma in passato l'acquerello aveva la funzione della fotografia oggi cioè quella della documentazione visiva. Grazie per il commento e brava mamma!
EliminaPer me è sempre stato difficilissimo utilizzare gli acquerelli, infatti per questo mio limite ho sempre preferito disegnare a matita piuttosto che dipingere. Poi il non poter correggere gli errori, mignazza che tragedia.
RispondiEliminaFedericoMoccio
caro Fede c'è sempre tempo per imparare! Grazie per il commento.
RispondiEliminanon vedo i miei acquerelli come magnifico esempio... ti mancavano le foto?
RispondiEliminagd
Le foto me li puoi fare avere quando vuoi, però li pubblico non appena il colore sarà più fresco e i volumi più marcati!
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