martedì 1 marzo 2016

Acquerello

L' ACQUERELLO  

Il termine “acquerello” compare nel Settecento, ma fin dall’antichità, nei papiri per esempio, sono state utilizzate tecniche basate sullo stesso principio. Nel Medioevo venivano utilizzati pigmenti uniti a chiara d’uovo o gomma arabica soprattutto nelle miniature.
La carta ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell’acquerello.
 La Cina ha prodotto carta fin dai tempi antichi. Gli arabi hanno appreso i loro segreti nel corso dell’ottavo secolo. La carta è stata importata in Europa fino a quando non sono stati istituiti i primi mulini di fabbricazione della carta in Italia nel 1276.
Dal momento che la carta era considerata un bene di lusso, la tradizionale pittura ad acquerello occidentale è stata di lenta evoluzione. La maggiore disponibilità di carta dal XIV secolo ha consentito la possibilità del disegno come attività artistica. Così artisti come Leonardo da Vinci e Michelangelo hanno cominciato a sviluppare disegni come uno strumento di pratica e di registrazione delle informazioni. 

Albrecht Durer (tedesco, 1471-1528) è tradizionalmente considerato il primo maestro di acquerello perché le sue opere sono state come studio preliminare per altre opere. Nei secoli successivi molti artisti di come Peter Paul Rubens (fiammingo, 1577-1640), Anthony van Dyck (fiammingo, 1599-1641) e Jean Honore Fragonard (francese, 1732-1806) hanno continuato ad utilizzare acquerello come mezzo di disegno e di sviluppo di composizioni. La prima scuola nazionale di acquerellisti è sorta in Gran Bretagna. La tradizione è iniziata con disegni topografici ad acquerello che proliferavano nel tardo Seicento e primo Settecento. Questi rendering comprendevano l’identità visiva dei porti di mare così come il paesaggio circostante. 


                                                                                                                                                                                                                                                             Albret Durer

Nel 1768, la topografia influente fondò la Royal Academy che ha incoraggiato gli acquarellisti a sviluppare le applicazioni della tecnica. L'acquerellista di maggior  talento di questo periodo è stato Joseph MW Turner (inglese, 1775-1851). I suoi paesaggi contemplativi hanno influenzato enormemente decine di artisti nei decenni successivi.
 Lo sviluppo della tecnica dell’acquerello è andata di pari passo all'evoluzione ed al progresso della scuola britannica degli acquerellisti. Nel 1780, una società britannica ha iniziato la produzione di carta realizzata appositamente per acquarellisti trattata con particolari tecniche per evitare, con i lavaggi, di sprofondare nelle fibre della carta.
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Passaggi di tonalità 

Nell’acquerello la pennellata richiede una buona scioltezza della mano e deve essere determinata e precisa poiché i colori si asciugano rapidamente e tendono a mescolarsi tra loro creando effetti che, se non voluti, sono difficilmente correggibili. Non è possibile infatti effettuare correzioni con sovrapposizione del colore come per altre tecniche. Essa è una tecnica pittorica che prevede l’uso di pigmenti finemente macinati e mescolati con legante, di solito la gomma arabica e poi diluiti. Più acqua si usa più la carta influisce sui colori: il vermiglio, un rosso caldo, si trasforma gradualmente in un rosa fresco quanto più è diluito con acqua


Sovrapposizione di pigmenti


 Il supporto più usato per questa tecnica è la carta di 300g. quella con un’alta percentuale di cotone puro, oppure quella con gelatina naturale, in quanto questo materiale non si deforma eccessivamente al contatto con l’acqua, ma si può usare anche il cartone, la pergamena, la seta e addirittura il legno.
Carta di diversa grammatura

Normalmente il foglio viene preparato con un leggero disegno a matita. In seguito possono essere applicate tre tecniche fondamentali per eseguire un acquerello:
1. Velature sovrapposte: macchie di colore vengono via via sovrapposte le une alle altre in modo da ottenere profondità pittorica e per poter rappresentare la luce e le ombre.


2. Bagnato su bagnato: il colore viene steso sul foglio di carta bagnato in precedenza in modo che i colori si diffondano nel supporto.

3. Bagnato su asciutto: il colore viene steso sul foglio asciutto dopo essere stato disciolto nell’acqua.

Esistono inoltre alcune varianti alle tre tecniche principali come il Dry brush (pennello secco), il Lifting off (cancellatura) o il Dropping in color (sgocciolamento).



Panetti e tubetti di colori per acquerello
Pennelli morbidi e tondi per acquerellare

I particolari in bianco di un acquerello si possono ottenere adoperando il medium per mascheratura permanente, una cera liquida non asportabile, idrorepellente, studiata per mascherare aree specifiche del foglio, rendendole resistenti a l’acqua. Una volta asciutta, respinge i colori passati sulla zona trattata. Ottimo per lavori di dettaglio. Si applica il medium direttamente sulla carta e si lascia asciugare completamente prima di applicare mani successive.
                                                                                                               Caterina Guttuso








12 commenti:

  1. Questo articolo è fresco come un acquerello. Chiarissimo fu!

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  2. Grazie ! Ho cercato di sintetizzare dando notizie utili.

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  3. Ai bambini piccoli spesso fanno usare gli acquerelli. Probabilmente perché rispetto ad altri colori questi sono quasi innocui e smacchiabili. In realtà credo che sia una delle tecniche più difficili se si vogliono ottenere buoni risultati. La carta è poi elemento prezioso e fondamentale. Sapere che Leonardo utilizzava questa tecnica su un taccuino d'appunti è una chicca che non conoscevo. Grazie Caterina!

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    1. Grazie a te per il commento! Tutti i grandi artisti del passato hanno utilizzato gli acquerelli nel realizzare i bozzetti per le loro opere, ancora oggi se ne fa uso.

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  4. Brava Caterina, preciso, molto ricco di informazioni per conoscere la storia, oltre che la tecnica di questa pittura affascinante. basta pensare alle bellissime potenzialità se ben usati... Clotilde. Non riesco a commentare se non come Apertura a Strappo...Comunque Clotilde

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  5. Non preoccuparti basta che firmi vedo che sei tu, poi da dove commenti non importa. Ho cercato di mettere informazioni storiche e tecniche non molto conosciute, almeno per non gli addetti ai lavori! Contenta che ti sia piaciuto e grazie per il commento.

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  6. Una tecnica efficacissima a rendere le sfumature e il pensiero sospeso, quello che ancora non trova posto e vaga qua e là...così vedo gli acquerelli.
    Anch'io davo in mano i pennelli,l'acqua e le terre colorate ai miei figli piccoli per farli dipingere, l'effetto era disastroso, ma loro si divertivano molto.

    Grazie, Caterina, un bel lavoro.

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    1. Bella la tua definizione dell'acquerello, so a quali lavori ti riferisci, ma in passato l'acquerello aveva la funzione della fotografia oggi cioè quella della documentazione visiva. Grazie per il commento e brava mamma!

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  7. Per me è sempre stato difficilissimo utilizzare gli acquerelli, infatti per questo mio limite ho sempre preferito disegnare a matita piuttosto che dipingere. Poi il non poter correggere gli errori, mignazza che tragedia.
    FedericoMoccio

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  8. caro Fede c'è sempre tempo per imparare! Grazie per il commento.

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  9. non vedo i miei acquerelli come magnifico esempio... ti mancavano le foto?
    gd

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  10. Le foto me li puoi fare avere quando vuoi, però li pubblico non appena il colore sarà più fresco e i volumi più marcati!

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