martedì 19 gennaio 2016

L'incisione

Il mondo della creatività è parallelo al mondo della nostra vita reale. Esso ci permette di lasciare una traccia indelebile del nostro passaggio su questa dimensione terra. Entreremo nel mondo dell’arte e dell’artigianato illustrando metodi ed esperienze. Cominciamo il laboratorio artistico con l’incisione, una tecnica molto antica. 

Si narra che la prima stampa si ebbe per pura casualità nel laboratorio di armi dove incidevano impugnature di spade. Un fornimento di spada si sporcò d’inchiostro e stampò la decorazione sulla base sottostante. 
Il massimo incisore europeo fu Albrecht Durer, mentre in Italia un precursore dell’utilizzo della tecnica dell’acquaforte fu Francesco Mazzola detto il Parmigianino - a cavallo tra il XV e XVI secolo.

IL COLOSSO - maniera nera Francisco Goya
L’incisione artistica non sempre è riconosciuta, spesso si confonde con la stampa tipografica; in quella artistica la matrice lascia sempre un solco nel cartoncino. L’incisione si divide in tecnica cavo e tecnica in rilievo, oggi tratteremo la tecnica cavo detta così perché l’inchiostro penetra nei solchi formati dal bulino o dall’acido. I metodi sono quello diretto e quello indiretto. Prima di eseguire le varie tecniche bisogna pulire e sgrassare (con il bianco di Spagna) la lastra di metallo (zinco, rame o ferro).



Nel metodo diretto troviamo il bulino, la puntasecca e la maniera nera. La tecnica diretta consiste nell’ incidere direttamente la lastra con una punta di metallo oppure con il bulino, tracciando così il disegno, più complessa è la maniera nera. Si prepara la lastra graffiandola con il berceau (o rocker, in inglese) in tutte le direzioni, in modo tale da ottenere una superficie scabra, che alla stampa risulterà nera. Le zone in luce si ottengono asportando le barbe con il raschietto e lucidandole con il brunitoio.



esempio di acquaforte

Fragole - acquaforte, ceramolle e acquatinta
Nel metodo indiretto cioè con acidi troviamo l’acquaforte, l’acquatinta e la cera molle. L’acquaforte chiamata così dal nome dell’acido (acido nitrico), si prepara la lastra mettendo uniformemente un coprente a protezione dall'acido (cera, gomma…) viene affumicata con una fiamma. Quindi si incide il disegno nel materiale protettivo con una punta sottile, per mettere a nudo il metallo. S'immerge la lastra in acido (dopo averne cosparso di coprente la faccia posteriore) iniziando la morsura, che può essere fatta a più riprese. L’acido incide il metallo solo dove non è protetto. Giudicata completa la lastra, si lava con benzina od acquaragia, e poi si asciuga.

Nella tecnica dell’acquatinta si cosparge la lastra di polvere di bitume oppure di colofonia, si scalda leggermente in modo che aderisca per fusione facendo al momento della morsura corrodere solamente gli spazi tra i granellini di polvere producendo una superficie ruvida (tipo granito) che tratterrà l'inchiostro. L’acquatinta serve a dare tono all’acquaforte.


acquaforte con fondo in ceramolle
Nella tecnica della cera molle, o pittura molle, viene applicato alla matrice un leggero strato di pittura o cera. Sopra questo strato di pittura affumicato leggermente, viene adagiato un foglio di carta ruvida, dove l’artista disegna con matite più o meno dure. La pressione esercitata dalla matita fa fissare la cera al foglio e, quando questo viene staccato dalla matrice, porta via con sé la cera lasciando scoperto il metallo della lastra. Si procede quindi con l’acidatura come nella tecnica dell’acquaforte. L’effetto finale è quello di un chiaro scuro fatto a matita.





Punte metalliche per incisione
Sguardi - ceramolle
La stampa avviene al torchio calcografico su carte poco collate e inumidite prima, cospargendo di inchiostro grasso con un tampone di pelle la lastra e scaldandola un poco per favorire la penetrazione della tinta nei solchi, previa pulitura delle parti che dovranno risultare bianche sul foglio stampato. La stampa si metterà ad asciugare all’aria.

Quando si acquista una stampa è bene informarsi delle copie d'autore che esistono dell'incisione e guardare in basso a sinistra dove troverete due numeri, il numero più piccolo dei due indica la copia che state acquistando il numero più grande indica quante copie sono state realizzate, es. 12/40.

Caterina Guttuso