
Fin
dall'antichità gli artisti hanno tenuto conto delle proporzioni geometriche
delle loro composizioni. I pittori dell’antico Egitto dividevano le pareti su
cui avrebbero dipinto in un reticolo di verticali e orizzontali, lungo le quali
disponevano gli elementi della loro composizione in modo da ottenere un effetto
armonioso. La “sezione aurea” è uno dei più importanti sistemi con i quali gli
artisti hanno cercato di codificare le proporzioni. Essa è definita come quella
linea divisa in modo tale che la parte minore sta alla parte maggiore come
questa sta al tutto. In pratica funziona come un rapporto di circa 8:13 ed è
sorprendente quanto spesso questa proporzione si presenti sia nell’arte che
nella natura.
Prendiamo come esempio un dipinto famoso La Guernica di Pablo
Picasso. Questa opera ha uno schema geometrico rigido, due bande laterali che
scorrono verticalmente l’una lungo la gamba del toro a sinistra e l’altra lungo
un muro verticale a destra, un triangolo centrale rafforzato dalle luci in cui
la lampada a petrolio è il vertice superiore. La gamba posteriore del cavallo e
quella anteriore creano altre due bande verticali più centrali. La composizione
è quindi divisa in quattro quadri intersecati da un triangolo. Altro elemento
molto importante è lo spazio nel quadro, esso può essere negativo o positivo.
Lo
spazio negativo è lo sfondo, o lo spazio intorno agli oggetti, lo spazio
positivo sono gli oggetti. Di solito è consigliabile mantenere una quantità
quasi uguale tra spazio positivo e negativo perché la composizione acquista un
senso di equilibrio. Se non c’è abbastanza spazio negativo il quadro può dare
un senso di affollamento come nel quadro di Caravaggio in cui lo squilibrio tra
un pieno eccessivo e poco vuoto rendono efficacemente il senso di concitazione
che l’autore voleva esprimere. Molto spazio negativo può dare un senso di
vuoto, solitudine, malinconia. Gli spazi sono composti di luce riflessa, senza
la quale non vedremmo niente. La luce può essere un elemento molto importante
in un dipinto. Ci occorre per individuare la forma e quindi la sua direzione è
essenziale. Tutte le forme piene sono in realtà composte da piani e noi
comprendiamo la forma dal modo in cui è colpita dalla luce. Il modo in cui
avviene il cambiamento di piano dipende dalla natura del materiale: mentre le
sostanze cristalline dure hanno trapassi nitidi, un tessuto morbido avrà un
cambiamento di piano morbido e ondulato. La luce quindi rivela la forma e può
essa stessa diventare il soggetto del dipinto. A scoprire i colori della luce
fu Sir Isaac Newton.
![]() |
Joaquin Sorolla - Ninos en la playa (1910) |
I colori dello spettro rifratti sono organizzati in una
striscia continua dal rosso attraverso l’arancio, il giallo, il verde,
l’azzurro e l’indaco fino al viola. Se poi vengono ricomposti per mezzo di una
lente, si combineranno nuovamente, formando una luce bianca. Ma all'artista
interessa il colore della luce riflessa più che quello della luce diretta:
distinzione, questa, che è bene ricordare in quanto spiega la differenza fra colore
della luce e quello dei pigmenti. Tutti i colori, essendo proprietà della luce,
hanno una lunghezza d’onda e il colore del pigmento corrisponde alla lunghezza
d’onda della luce, che viene riflessa dall'occhio, cioè alla lunghezza d’onda
della luce colorata che non viene assorbita dal pigmento. Alcune lunghezze
d’onda vengono, insomma, sottratte, e le restanti sono riflesse nell'occhio ed
è questo il colore del pigmento.
![]() |
Testa di contadina - Van Gogh |
Quando si mescolano due pigmenti, entrambi
assorbono determinate lunghezze d’onda e la luce riflessa corrisponde a quelle
che nessuno dei due ha assorbito. Questa è dunque una miscela “sottrattiva” dei
colori. Per questa ragione si tende a evitare di mescolare molti pigmenti, in
quanto con il loro aumento il colore si fa sempre più fangoso. I primari
sottrattivi sono il turchino, il magenta e il giallo. Dai pigmenti di questi
colori si possono ottenere tutti gli altri e quando vengono mescolati insieme
il risultato è il nero. I primari degli artisti sono il rosso, il giallo e
l’azzurro. Questi sono colori puri attraverso i quali si possono creare tutti
gli altri, tranne il verde intenso e il porpora.
Caterina Guttuso
Bella lezione Caterina, molto affascinante il mondo dei colori e della rappresentazione delle immagini.
RispondiEliminaQuando i miei figli erano piccoli, volevo stimolare la loro curiosità pittorica ma io non ero una brava maestra, lo fossi stata sono sicura avrei ottenuto qualcosa di più dei disegni a matita che mia figlia fa solitamente.
Anche le mamme si possono avvicinare al mondo della pittura non solo i figli, ti posso assicurare che tutti possiamo dipingere e disegnare, conoscendo le tecniche, un po come scrivere e leggere, più scrivi e leggi più ti impadronisci della lingua italiana, poi c'è il talento e quello è un'altra cosa...Grazie per il commento!
RispondiElimina